6 Apr

LA FISICA UMARELLICA APPLICATA
ALLA PORTA DELLA CANTINA

Porte e cancelli che non si chiudono, o che non le chiudono, un problema sentitissimo dagli umarells che popolano le cantine e i condomini della nazione.
Quando i cartelli non bastano, gli umarells più talentuosi si ingegnano e inventano macchine leonardesche.

foto di barbara lenti

8 Risposte to “”

  1. utente anonimo aprile 6, 2009 a 7:11 PM #

    Entrando in qualche negozio/bar lasciando la porta aperta, nessun umarell vi ha mai chiesto se avevate la pietra a casa? (“oooh, èt la préda a cà tó?”)

    In realtà si chiama “sistema tecnico pari soltanto al tiro per la gestione degli accessi domestici” ;)

    (il sangiorgese che vive sul novantasette)

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  2. utente anonimo aprile 7, 2009 a 4:38 PM #

    genio allo stato puro

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  3. utente anonimo aprile 8, 2009 a 2:42 PM #

    …mmm questo l’ha fatto anche mio padre alla porta del bagno, che non chiudevo mai, in tempi non sospetti.. sulla quarantina.. senilità precoce?

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  4. maso_ aprile 8, 2009 a 3:10 PM #

    Ribadisco: essere UMARELLS non è solo una questione di età :-)))

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  5. azaleabionda aprile 10, 2009 a 8:15 am #

    ma sapete che io non capisco il funzionamento di tale marchingegno….sono tonta eh….

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  6. utente anonimo aprile 10, 2009 a 8:48 am #

    a Verona se non chiudi, l’umarel (el vecioto) di turno ti dice: “eh, ti, gh’èto i moreti?” =”ehi, tu, hai i moretti?” intendendo per moreti gli schiavi (solitamente mori=negri)

    AlbertoVR

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  7. utente anonimo aprile 18, 2009 a 4:53 PM #

    Nel Lazio si dice: “Aho ma che vivi ar Colosseo?” ;)

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  8. utente anonimo aprile 29, 2009 a 3:10 PM #

    mio nonno, da ragazzo..col suo “sistema di carrucole” spegneva la candela che illuminava lo stanzone dove dormivano in sette, senza dover uscire dalle coperte calde!!
    w gli umarells e le zdaure!

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